COME SI DEVE SCRIVERE?

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peli_di_pube
view post Posted on 17/12/2006, 19:08




tutti mettono dei paletti. si dovrebbe scrivere secondo alteri dettami ottocenteschi. bisognerebbe esser ligi alle regole. e vaccate del genere.
non parlo di grammatica. parlo di modo di scrivere.
se non si utilizza un linguaggio ricercato e aulico non la si considera letteratura, ma merda.
qui voglio spezzare una lancia a favore di tutti coloro che han il coraggio di sperimentare ed innovare i proprio scritti.
possiamo scrivere come cazzo vogliamo. la letteratura si evolve, solo qui in italia siamo rimasti indietro.
posso farvi alcuni esempio per far digerire questo mio post.
molti inorridiscono davanti alle abbreviazioni ( tvb) o all'uso della "K" dove questa non dovrebbe esserci ( perkè, pukkiakka ecc), oppure si storce il naso innanzi a scrittori che inventano parole.
ecco, non bisognerebbe esser così duri.
due esempi di scrittori che secondo l'idea universale di scrivere dovrebbero esser banditi dalla letteratura ve li dono io.
il primo è un'autrice femminile:
silvia ballestra- il compleanno dell'iguana( conosciuto meglio sotto il nome di - la guerra degli antò)
Burgess Anthony -arancia meccanica

rifletteteci. nel primo caso abbiamo l'utilizzo della lettera K, per rendere il racconto veritiero, come fossero stesso i protagonisti a scriverlo.
nel secondo l'autore( sicuramente strafatto) rimpinza il suo scritto di parole inventate da lui.
eppur entrambi gli scrittori non han avuto successo?
sono stati ammazzati?
no, anzi han segnato una generazione in due periodi diversi.
perle ai porci.
 
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view post Posted on 18/12/2006, 01:20
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Poffàre

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ti posso dare ragione ma la K no, mi incazzo solo a pensarci di leggere una roba con le K

quanto alle parole inventate invece non penso le si possa considerare un infrazione delle regole, del resto le parole vengono inventate da sempre.
basti pensare alla narrativa per ragazzi/bambini


riguardo il seguire i paletti/regole:
equivale a dire "sono gay e non ho le palle di esprimermi come mi pare", tutto qui.
quando si scrive ci sono 2 varianti: i propri sentimenti ed il lettore.
a volte si scrive solo per se stessi, a volte si pensa a chi dovrà leggere e si decide di scrivere in un certo modo (esempio il signor Dante Alighieri).
sta a se stessi decidere verso quale dei 2 fattori avvicinarsi, e non significa necessariamente che pensare a chi legge equivalga all'allontanarsi dalle proprie emozioni
 
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Diavolo Grigio
view post Posted on 18/12/2006, 09:34




Scrivere significa esprimersi e quindi è una cosa personalissima, nessuno dovrebbe poter dire "questo NON POTEVA scriverlo così".

Io personalmente capisco meglio (=vengo immerso nel racconto meglio grazie al suo modo di scrivere) un libro di Reznicek in cui inventa parole e quelle che già esistono le usa a modo suo piuttosto che un libro in cui ogni parola sembra presa da un verbale della polizia.
La scrittura deve essere personale, se invece dei "..." vuoi usare tre virgole fallo; se vuoi dire che il protagonista va al cesso e invece di quello dici "James sfociò il niagara nella tazza del caffelatte del suo cane Herbie", beh.. fallo, chi avrà abbastanza duttilità mentale apprezzerà, gli altri rimarranno fermi ai loro milioni di libri scritti tutti uguali.

Quando tutto è già stato detto è importante trovare un'altro modo per dirlo..
 
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morris667
view post Posted on 18/12/2006, 09:54




CITAZIONE
molti inorridiscono davanti alle abbreviazioni ( tvb) o all'uso della "K" dove questa non dovrebbe esserci ( perkè, pukkiakka ecc)

presente ! :old:

un conto è mandare sms un'altro è scrivere libri.

CITAZIONE
qui voglio spezzare una lancia a favore di tutti coloro che han il coraggio di sperimentare ed innovare i proprio scritti.

io a molti la lancia gliela spezzerei in testa. mi riferisco ai presunti pseudo-innovatori del linguaggio giovanilistico (ce ne sono molti, forse la ballestra è uno di quei casi? ). mi riferisco a gente come la santacroce per intenderci.

uno scrittore dovrebbe preoccuparsi innanzitutto di innovare il proprio stile, renderlo unico. poi i neologismi ci sono sempre stati in letteratura, ma quando sono forzati o furbescamente usati per lanciare una moda per me scatta il lancio di verdure.
di Celine non ne nascono tanti, e certe cose è facilissimo smascherarle.

CITAZIONE
a volte si scrive solo per se stessi, a volte si pensa a chi dovrà leggere e si decide di scrivere in un certo modo (esempio il signor Dante Alighieri).
sta a se stessi decidere verso quale dei 2 fattori avvicinarsi, e non significa necessariamente che pensare a chi legge equivalga all'allontanarsi dalle proprie emozioni

c'è una differenza fondamentale tra le due cose:

1) scrivere fregandosene di chi legge significa onestà intellettuale immacolata a 360 gradi.

2) di chi scrive pensando a chi legge invece spesso non c'è da fidarsi. bisogna distinguere.
es. orwell per scrivere la fattoria degli animali pensava alla massa ed ha scritto un capolavoro di semplicità. ma per molti altri pensare a chi legge vuol dire pensare a chi compra.

 
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peli_di_pube
view post Posted on 18/12/2006, 10:12




concordo con tutti voi.
 
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view post Posted on 18/12/2006, 13:09
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Poffàre

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CITAZIONE
2) di chi scrive pensando a chi legge invece spesso non c'è da fidarsi. bisogna distinguere.
es. orwell per scrivere la fattoria degli animali pensava alla massa ed ha scritto un capolavoro di semplicità. ma per molti altri pensare a chi legge vuol dire pensare a chi compra.

certo, ed appunto per questo ho scritto:
CITAZIONE
sta a se stessi decidere verso quale dei 2 fattori avvicinarsi, e non significa necessariamente che pensare a chi legge equivalga all'allontanarsi dalle proprie emozioni

ed ho fatto lapposta 'esempio di Dante, non di Moccia

come in tutte le cose chi è dotato di "tecnica" la può sfruttare SOLO per trasporre le proprie emozioni
 
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Patrizio S.
view post Posted on 20/12/2006, 13:28




Ci si augura che chi usa termini aulici abbia una conoscenza lessicale molto vasta, che addirittura può non bastare a soddisfare la sua smania di rappresentare il mondo nelle parole, così se le inventa. Ma per esempio c'è una differenza fra il "Gulliver" di Arancia Meccanica e il "Rantolomorirne" di Apollinaire: il primo non è un'invenzione, è una personalizzazione intima, la sostituzione di una parola per un siginifcato chiaro, che però vale soltanto in un contesto inventato, questo sì. Senza leggere Arancia Meccanica non si potrebbe capire che Gulliver vuol dire cervello, leggendolo però si capisce che vuol dire solo quello. Invece una parola inventata, composta in una nuova forma che prende spunto da forme e significati precedenti fondendoli e rinnovandoli per applicarli, così forgiati, a concetti unici non traducibili altrimenti se non con giri di parole, (cosa che avviene realmente nelle parole di uso corrente come "sopravvalutare" "intelligenza" "paracadute") è cosa ben diversa. Il primo caso è un significante inventato per un concetto vecchio, l'altro è un signifcante reso adatto a un concetto inventato, dicasi neologismo. Visto che si spezzano lance io vorrei spezzare una freccia sostenendo che chi usa con coscenza e metodo parole auliche è anche quello che meglio forgia parole nuove. Dante per esempio si inventò la parola "inleiarsi" forse perchè inleiarsi voleva nella sua Beatrice, d'altronde chi non vorrebbe inleiarsi in una bella pulzella! :D
 
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weedean
view post Posted on 20/12/2006, 16:30




anche a me le k fanno venire la kolite spastica.Però peli ci ha preso per tutto il resto
 
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peli_di_pube
view post Posted on 20/12/2006, 19:23




grazie caro
 
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Patrizio S.
view post Posted on 21/12/2006, 14:45




La prima libertà è la libertà di scelta. Uno può scrivere un libro commerciale per vendere, il successo lo ottiene se vende; uno può scrivere un libro colto ed erudito, il successo lo avrà se sono pochi a capirlo; uno può scrivere un bel libro e il successo lo otterrà se la gente sarà contenta di averlo letto. La libertà ha un peso, e i pesi si misurano, non si alzano le mani in nome di essa. Se va bene si applaude, se no si resta conserti, o al massimo si lanciano le arance tarocco, che è anche stagione. L'arte ha bisogno di libertà quanto la libertà ha bisogno di bellezza!
 
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MaeWest
view post Posted on 31/12/2006, 15:07




allora, intervengo solo adesso. non ho le idee molto chiare... però c'è un punto su cui non transigo: si può reinventare il lessico, la grammatica, si possono scambiare parole.Se uno scrittore ce la fa in modo originale, va tutto a suo vantaggio. quello su cui non transigo è l'ortografia, a meno che non ci sia da rendere per bene un linguaggio "altro" (ad esempio, un personaggio che parla a modo suo e dice le B al posto delle V come facciamo certe volte io e la Silvia)... ma in genere sono molto rompicoglioni sull'ortografia.

Poi ovviamente c'è il girarsi verso un determinato pubblico tramite i contenuti, prendiamo Moccia o Melissa P: libri scritti malissimo, però quello che raccontano mira ad un pubblico preciso (che magari nemmeno legge d'abitudine), ma quello non è scrivere... soprattutto nel caso della Melissa. Moccia magari aveva l'intento, ma non è proprio capace!
 
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peli_di_pube
view post Posted on 31/12/2006, 15:50




beh qui son d'accordo con te. non sono scrittori son fuffa ma cmq scrivono e campano di questo e son da invidiare perchè fanno quello che loro vogliono
scrivere
 
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MissBalzary
view post Posted on 2/1/2007, 17:30





la grammatica non la toccate.
niente abbreviazioni, niente K, niente di niente.

o almeno, che si usino in momenti appropriati.

esempio:
CITAZIONE
ero distesa sul letto tranquilla quando mi squilla il telefonino; è un messaggio di Ciccy:
kazzo ho perso l'autobus! ,,, arrivo da te alle 5. tvb
gli rispondo con un semplice occhei

poi che ognuno usi il metodo che vuole; ognuno deve trovare il proprio stile, questo è sicuro, ma se per farlo deve stravolgere ogni minima cosa allora no, grazie. poi oh dipende, alla fine se il contenuto è buono, ben venga.


arancia meccanica per me è un caso a parte... sul fatto che burgess fosse strafatto occhei, ma il libro è straordinario e anzi, secondo me il successo è dovuto anche al fatto di mettere parole alla casso di cane.

 
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Patrizio S.
view post Posted on 2/1/2007, 19:39




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:)
 
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view post Posted on 2/1/2007, 19:41
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Poffàre

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mi sembra buono :D
 
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16 replies since 17/12/2006, 19:08   251 views
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