CITAZIONE
molti inorridiscono davanti alle abbreviazioni ( tvb) o all'uso della "K" dove questa non dovrebbe esserci ( perkè, pukkiakka ecc)
presente !
un conto è mandare sms un'altro è scrivere libri.
CITAZIONE
qui voglio spezzare una lancia a favore di tutti coloro che han il coraggio di sperimentare ed innovare i proprio scritti.
io a molti la lancia gliela spezzerei in testa. mi riferisco ai presunti pseudo-innovatori del linguaggio giovanilistico (ce ne sono molti, forse la ballestra è uno di quei casi? ). mi riferisco a gente come la santacroce per intenderci.
uno scrittore dovrebbe preoccuparsi innanzitutto di innovare il proprio stile, renderlo unico. poi i neologismi ci sono sempre stati in letteratura, ma quando sono forzati o furbescamente usati per lanciare una moda per me scatta il lancio di verdure.
di Celine non ne nascono tanti, e certe cose è facilissimo smascherarle.
CITAZIONE
a volte si scrive solo per se stessi, a volte si pensa a chi dovrà leggere e si decide di scrivere in un certo modo (esempio il signor Dante Alighieri).
sta a se stessi decidere verso quale dei 2 fattori avvicinarsi, e non significa necessariamente che pensare a chi legge equivalga all'allontanarsi dalle proprie emozioni
c'è una differenza fondamentale tra le due cose:
1) scrivere fregandosene di chi legge significa onestà intellettuale immacolata a 360 gradi.
2) di chi scrive pensando a chi legge invece spesso non c'è da fidarsi. bisogna distinguere.
es. orwell per scrivere la fattoria degli animali pensava alla massa ed ha scritto un capolavoro di semplicità. ma per molti altri pensare a chi legge vuol dire pensare a chi compra.