| un uomo, una donna, una stanza, una storia..pretesti, pretesti solo prestesti.... la verità è che è un libro senza racconto, la verità è che è un libro con molto spazio bianco, con molti silenzio...abbozzi di frasi, pensieri, eppoi via via racconti..con linee temporali indefinite si accavalanno si intrecciano. una lettera si dice all'inizio (espediente già usato in un bellissimo racconto de "intutti i sensi come l'amore" altro libro bellissimo della vinci) ma rimane senza forma, perchè di certo quella che si legge definita non è...mi piace immaginare questo libro come un rilegato di fogli strappati, tovagliette da mensa, biglietti del treno scarabocchiati appuntati strappati legati assimee con lo spago o dentro una vecchia cartella..mi piace immaginare questo libro come un palinsesto (letteralmente parlando, ciè come la traccia che rimane sotto una pergamena raschiata) di una risultato che non vedremo mai...mi piace immaginare questo libro...che è un libro d'amore e quindi sull'amore...un amore come lo dipingerebbe morandi, forse...amore per quello che è, sotto una luce quasi inespressiva..spogliato freddo..un amore necessario...un amore che usa, sfinisce, prosciuga, si confonde con il possesso, un amore che saltella di albergo in albergo, di data in data e di camera in camera..un amore senza storia che non fissa le sue immagini e memorie in una casa, in dei mobili, in delle persone...nasce vive e si consuma in una camera che il giorno dopo sarà nuova e sterile....amore senza nomi e volti...perchè storia e personaggi sono inutili..scompaiono e perdono contorni fungono da guide, allusioni a un territorio che tutti possono condividere, capire, intuire.... un uomo e una donna, una stanza, una storia....poc' altro per un libretto che lascia al silenzio degli spazi vuoti il suo messaggio più forte
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