| Il "blocco dello scrittore" è ciò che caratterizza lo scrittore vero da quello estemporaneo, allo stesso modo di come un blocco intestinale dice che l'intestino c'è, si tratta solo di liberarlo. Che credete, persino il Padreterno ce l'ha avuto il blocco. Vi ho già detto, in altro post, che Lui si confida con me, e non lo fa solo attraverso le disgrazie, ma usa anche l'ispirazione. Un giorno mi disse che quando creò l'universo iniziò malaccio, con un pianetuncolo che gli si infestò subito di pidocchietti antibiotici-resistenti. All'inizio si sentì frustrato e, per guarire, le provò tutte: pestilenze, cavallette, morti di primogeniti, arrivò persino ad allagare tutto, ma niente. Quelli resistevano imperterriti. La Sua frustrazione si trasformò presto in scoraggiamento, poi in rabbia che lo indusse a suggerire la manipolazione dell'atomo ad alcuni biechi figuri, ghignando all'eventualità del quasi certo e disastroso epilogo. Non successe molto più di una manciata di botti che a Lui, da dov'era Lui, parvero un trick track di capodanno. Alla fine desistette e abbandonò quel sistema stellare in un cassetto cosmico di risulta. Come vi avevo anticipato, e ora confermato con questa confidenza, anche Dio qualche cagata l'ha scritta, ma non ne ha fatto certo una tragedia anzi, quel fallimento gli ha permesso di continuare il Suo lavoro, migliorandolo di brutto. È per questo che noi umani siamo gli unici esseri benpensanti dell'universo intero, e che non ne sono stati fatti altri.
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